AI, Privacy e l'Europa

di

Stefano Palmacci

15.04.2024

3

minuti di lettura

E’ stata avviata una «task force» dell'Europa per migliorare la cooperazione, lo scambio di informazioni e salvaguardia dei dati personali rispetto agli algoritmi AI.

Le preoccupazioni e i dubbi manifestati dal Garante per la protezione dei dati personali, che ha portato al blocco dell’applicativoChatGPT in Italia, sono stati condivisi da tutti i Garanti della privacy europei durante la riunione del Comitato europeo per la protezione dei dati(EDPB).

Ecco di seguito le richieste presentate da parte del Garante italiano alla società americana in merito alle prescrizioni formalizzate con il provvedimento dello scorso 11 Aprile 2023:

1. in primo luogo, dovrà essere messa disposizione degli utenti una informativa in linea con gli obblighi della normativa europea, per spiegare quali dati sono stati trattati per l’addestramento dell’algoritmo.

2. tutti gli interessati collegati in Italia dovranno avere a disposizione uno strumento per esercitare il diritto di opposizione  dei propri dati personali.

3. gli interessati dovranno poter contare su uno strumento per ottenere la correzione degli errori nel trattamento dei propri dati personali o altrimenti la definitiva cancellazione;

4. l’informativa dovrà essere raggiungibile tramite un apposito link nel flusso di registrazione da parte degli utenti, come per ogni sitoweb.

5. gli utenti dovranno quindi avere uno strumento facilmente accessibile per esercitare il proprio diritto di opposizione al trattamento dei dati acquisiti.

6. in ogni caso, entro il 31 maggio 2023, OpenAi dovrà presentare al Garante un piano per l’adozione di strumenti per la verifica dell’età degli utenti che sia idoneo a bloccare l’accesso ai minori di 13 anni e minorenni, salva l’autorizzazione dei genitori;

Sarà questo sufficiente a tutelare i cittadini italiani da possibili abusi, errori o manipolazioni?

 

In ultimo, ChatGPT dovrà promuovere una campagna di informazione, sui principali mezzi di comunicazione di massa, radio, televisione, giornali eInternet, per informare tutti i cittadini italiani dell’avvenuta probabile raccolta dei loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi e dei diritti connessi al trattamento dei propri dati personali.

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