Sam Altman parte all’attacco: l’intelligenza artificiale sotto gli occhi del Senato 

di

Roberto Di Michele

15.04.2024

2

minuti di lettura

Durante la riunione del senato negli USA, l’intervento di Sam Altman (CEO di OpenAi) non è tardato a mancare.

Durante un lungo discorso, l’imprenditore americano ha rimarcatole proprie preoccupazioni, dubbi e consigli per regolamentare la gestione della tecnologia AI; sebbene queste siano state importanti, hanno rivelato l’intenzione dell’imprenditore americano di diventare una parte rilevante e operativa di questa regolamentazione.

Ricordiamo che uno dei maggiori investitori di Open Ai è Microsoft, pertanto l’interesse a rimarcare il bisogno di nuove regole potrebbe non essere del tutto privo di lungimiranza.

L’intelligenza artificiale sta diventando una realtà sempre più concreta e ampia, portando un’ondata di rinnovamenti su tutti i mercati tradizionali. Ciò nonostante, l’intelligenza artificiale rappresenta una innovazione “delicata” da parte di molti suoi sostenitori e sfruttatori; così da diventare oggetto di dibattito internazionale volto alla sensibilizzazione delle capacità di questo strumento. 

Nonostante i delicati riferimenti al nucleare, l’intelligenza artificiale è stata per lo più paragonata alla nascita di internet, al primo telefono e a una nuova rivoluzione industriale; con riferimenti anche a preoccupazione di natura politica internazionale. 

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