Chat GPT: l’inizio del picco della confusione.

di

Stefano Palmacci

15.04.2024

2

minuti di lettura

Gli esperti di teconologia AI semantica e linguaggio naturale dicono che è iniziato il picco della confusione.Il marketing è affidato alla macchina di Microsoft, ed hanno già annunciato che tra poco sarà a pagamento. Chat GPT ha creato un effetto “wow” perchè è stato generalizzato per ogni argomento esistente, cioè la macchina è stata pre-allenata e può rispondere su tutto lo scibile della conoscenza umana presente nel web.Questo lo puoi fare se hai centinaia di milioni da spendere all’inizio per i costi iniziali , è stato calcolato che ad oggi sono stati spesi circa 200 milioni di dollari e sul progetto ci hanno lavorato migliaia di persone, dall’Africa all’America Latina, dall’Europa all’America del Nord.Un lavoro immenso. Miliardi e miliardi di testi presi dal web, analizzati e pre-allenati.Ma gli esperti sono ancora critici sull’applicazione di Chat GPT nel mondo del business. Le risposte seppur sorprendenti rimangono ancora troppo in superficie per essere utili ad aziende e professionisti.Vediamola così, le macchine non comprendono nulla, non c’è una comprensione neurale, c’è solo una articolata simulazione di riconoscimento di numeri, ma l’esperienza di poter dialogare con una macchina è fortissima.Se fai una domanda la macchina risponde con una risposta giusta, se la stessa domanda la rifai l’istante dopo la risposta in molti casi è differente.Chat GPT in realtà non comprende la domanda, è un sistema fantastico di riconoscimento dei pattern e sequenze estremamente complesso in un database forse il più grande del mondo.Ad oggi non si vede nessuna possibilità di implementare una vera comprensione generalista grande come Chat GPT, se non in contesto e dominio ristretto.Clarke diceva “quando la tecnologia è estremamente complessa diventa magia ”.Ora è il nostro turno. È’ il momento giusto per ricordare che non ci imbattiamo nel futuro: piuttosto, siamo noi a crearlo ogni giorno (Gerd Leonhard, futurologo).Anche noi di Lisia siamo entusiasti di questo enorme interesse sull'intelligenza artificiale, però bisogna anche capirne i limiti e rimanere equilibrati.

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